Registe del cinema spagnolo contemporaneo
Negli anni Novanta, il processo di inserimento delle donne spagnole impegnate nella regia cinematografica, avanzò.
Le tre pioniere Pilar Miró, Josefina Molina e Cecilia Bartolomé che avevano costruito nuove storie durante la Transizione, passarono il testimone a un gran numero di registe che si erano formate, proprio come loro, nelle scuole di cinema. Nuove registe si preparavano a realizzare opere da loro stesse dirette. Sebbene molte di loro rinneghino la categorizzazione di genere, è indubbio che la produzione femminile sia contrassegnata da un’identità propria, che diventa evidente in programmi e cicli in cui i racconti al femminile rappresentano la grande scommessa vinta. In tal modo, si deve annotare il lavoro di varie donne che sono riuscite a conquistarsi un proprio posto come autrici cinematografiche.
Icíar Bollaín, Isabel Coixet, Gracia Querejeta, Patricia Ferreira e tante altre hanno saputo mantenere una produzione regolare, in cui far convogliare i propri interessi narrativi e stilistici riuscendo a proiettare un’immagine internazionale ma anche identificativa del cinema spagnolo.