Giocattoli rotti
Tradotto da Annabella Canneddu e con la regia di Ferdinando Ceriani Giocattoli rotti racconta la storia di Mario, un giovane che lascia la sua città natale alla ricerca della sua vera identità, e di Dorin, una carismatica transessuale proveniente dal mondo dello spettacolo.
Sull'autrice Carolina Román è drammaturga, attrice, regista e psicoterapeuta della Gestalt. È nata a Formosa, in Argentina, nel 1972. A Buenos Aires si divide tra gli studi di giornalismo all'UBA e il teatro. Insieme a un gruppo, ha recitato su diversi palcoscenici alternativi della città. Tra i suoi insegnanti più influenti ci sono Raúl Serrano, Alberto Félix Alberto e Augusto Fernández.
Attraverso la loro amicizia, Mario si confronta con i propri sogni e desideri di diventare una donna. La pièce ci trasporta nel Paral.lel di Barcellona, un luogo pieno di magia e scintillio, in contrasto con una Spagna segnata dalla repressione e da leggi che perseguitavano gli omosessuali.
La morte di Dorin spinge Mario a prendere la decisione di trasformarsi in Marion, tornando al suo villaggio con la determinazione di vivere liberamente. Le parole di Dorin, «l'importante non è essere visti, ma essere visti come si vuole essere visti», risuonano come un potente messaggio di autenticità e accettazione di sé.