Eduardo Risso: più di 100 proiettili
Eduardo Risso - ARF!Con la lunga saga corale di 100 Bullets, una serie noir di 100 numeri, di crimini e sangue, riscatti e vendette, guerre di potere tra famiglie, in cui i molteplici protagonisti (boss della malavita, agenti sotto copertura, killer spietati, giustizieri solitari, femmes fatales) si spostano come pedine di un’elaborata scacchiera tra New York, Miami, Parigi, la California o il sudamerica. La mostra che ARF! Festival e l’Instituto Cervantes di Roma presentano alla Sala Dalì di Piazza Navona, è davvero molto di più; perché le circa 80 tavole originali in esposizione abbracciano altri generi e altre storie, raccontandoci anche quei momenti in cui Risso ha prestato la sua mano a icone supereroistiche come Batman o a speciali iniziative editoriali della DC Comics su Before Watchmen (con Moloch); Più di 100 proiettili ci catapulterà nelle pagine fantascientifiche di Spacemen, nel noir semicomico di Torpedo 1972, nelle disavventure di Hit-Girl o di Jonah Hex, attraversando stili, tecniche e generi, dal western di The Blood Brothers Mother (con tavole ancora INEDITE in Italia, interamente colorate a mano) all’horror - farcito di zombie nazisti e licantropi hillbilly - delle più recenti Sgt. Rock Vs. The Army of the Dead (“All’infermo e ritorno”) e Moonshine.
La popolarità di Risso crebbe esponenzialmente con il successo di 100 Bullets, tradotta e pubblicata nei più importanti mercati editoriali del mondo; il suo tratto unico, la sua capacità nel tratteggiare le espressioni di ogni personaggio o nel descrivere nel dettaglio qualsiasi ambiente, riuscivano a trasformare in puro storytelling qualsiasi cosa disegnasse, dai tatuaggi e le catene d’oro dei gangster dei barrios di Los Angeles alle evoluzioni degli skeaters newyorchesi di Central Park, agli spassosi vecchietti che giocano a domino al Parco Maximo Gomez di Calle Ocho, in Little Havana! Ma oltre 100 Bullets c’è di più.