Attività culturali

Ricezione e influenza dell'arte tessile italiana nei corredi delle cattedrali spagnole: la committenza delle élites ecclesiastiche

Dalla fine del Medioevo, anche se con maggiore intensità durante il Rinascimento e il Barocco, con un prolungamento fino all'Ottocento, l'Italia, attraverso i suoi principali centri artistici, come accadde anche in altri ambiti artistici, fu presente nelle collezioni suntuarie delle grandi chiese spagnole, principalmente cattedrali e collegiate. Tali oggetti divennero un'eloquente testimonianza di un gusto raffinato e di una qualità che evidenziava le relazioni e la conoscenza da parte di proprietari e committenti del più importante centro artistico e devozionale del momento. Non si trattava solo di possedere o acquisire un'opera di straordinaria qualità, che trovava fondamento nel prestigio dei centri artistici italiani, ma quel prestigio, soprattutto per le opere che provenivano direttamente dalla corte pontificia, era legato alla considerazione di uno status e di un'autorità associati ad una religiosità entusiasta e alla venerazione, radicata nella sede di San Pietro, che aumentava la stima e il desiderio di possesso.

Manuel Pérez Sánchez. Professore di Storia dell'Arte presso l'Università di Murcia. Segretario del Dipartimento. Membro del Progetto Huellas [Impronte] della Fondazione Cajamurcia. Direttore del CEART-UM (Centro de Expertización de Obras de Arte de la Universidad de Murcia) [Centro per l'expertise di Opere d’Arte dell’Università di Murcia]. I suoi studi si sono concentrati sulle Arti Decorative e Suntuarie, in particolare repertori e collezioni legate all'ambito liturgico e cerimoniale. Si dedica inoltre ad un intenso lavoro di analisi e interpretazione del patrimonio storico-artistico e culturale del sud-est spagnolo, principalmente dei territori dell'antico Regno di Murcia e del Governatorato di Orihuela. Da più di quindici anni fa parte del Progetto Repsol YPF-Unesco per il recupero del patrimonio culturale in America Latina. Ha diretto dieci tesi di dottorato e attualmente ne dirige altrettante, molte delle quali vertono sulla cultura visiva generata dagli scambi artistici Italia-Spagna. Coordinatore di Storia dell'Arte nell'accordo tra l'Associazione Mnemosine (Santa Margherita di Belice, Agrigento, Sicilia) e l'Università di Murcia.

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