Storie del Chisciotte. Dai cartoni agli arazzi
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In occasione della mostra Sarà dipinta la storia delle nostre imprese. Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi, al Palazzo Reale di Napoli, saranno esposti una serie di arazzi e cartoni del XVIII secolo, che fanno riferimento alle numerose imprese e avventure di Don Chisciotte della Mancia e del suo fedele compagno Sancio Panza.
L’opera è giunta a noi grazie al suo autore Miguel de Cervantes, che visse per due anni in questa città, Napoli, e a cui fece riferimento nella sua ultima opera “Viaggio al Parnaso” (1614).
La sua visione ribelle e liberale ispirò pittori, architetti, letterati, e anche monarchi delle più grandi e importanti dinastie europee dell’epoca, che si immedesimarono nella figura utopica dell’eterno cavaliere Don Chisciotte della Mancia, realizzando arazzi e cartoni con la sua immagine, per decorare palazzi e residenze reali di grande importanza.
Una mostra che fa riferimento all’importanza e alla trascendenza di questa opera geniale giunta fino ai giorni nostri e in cui saranno riuniti ed esposti trentotto cartoni delle Storie di Don Chisciotte, conservati al Palazzo Reale di Napoli, cinque arazzi delle Storie di Don Chisciotte conservati al Palazzo del Quirinale a Roma, un arazzo delle Storie di Don Chisciotte conservato al museo di Capodimonte, cinque edizioni illustrate del Chisciotte, due manoscritti di Vanvitelli sulla Reggia di Caserta e un manoscritto con il Don Chisciotte di Paisiello.
Il 9 e il 10 giugno saranno trattate le seguenti opere:
Giuseppe Bonito, Olio su tela “Prima uscita di Don Chisciotte” databile al 1761.
Giuseppe Bonito, Olio su tela “Don Chisciotte nominato cavaliere da un oste” databile al 1758.
Il 24 e il 25 giugno saranno trattate le seguenti opere:
Pietro Duranti, Manufatto di lana e seta “Il curato e il barbiere fanno lo scrutinio dei libri di cavalleria della libreria di Don Chisciotte” databile al 1761, Palazzo del Quirinale.
Pietro Duranti, Manufatto di lana e seta “Don Chisciotte beve con una canna” databile al 1761, Palazzo del Quirinale.
Il 7 e l’8 luglio saranno trattate le seguenti opere:
Giuseppe Bonito, Olio su tela “Don Chisciotte combatte contro i mulini a vento” databile al 1759.
Giovan Battista Rossi, Olio su tela “Sancio fatto saltare su un lenzuolo” databile al 1769.
L’1 e il 2 settembre saranno trattate le seguenti opere:
Benedetto Torre, Olio su tela “Don Chisciotte e Sancio si inginocchiano alla vista della loro terra” databile tra il 1770 ed il 1771.
Giovan Battista Rossi, Olio su tela “Don Chisciotte e Sancio tornano a casa” databile al 1770.