Fernando Fernán-Gómez (1921 – 2007) è esempio di una tradizione di cinema, teatro e televisione che dialoga con il realismo, con la farsa e con una certa visione chisciottesca della cultura spagnola. Attore, cineasta, giornalista e scrittore di teatro, di romanzi e di film — per cui fu riconosciuto come accademico della Lingua — è uno dei maggiori artisti della nostra cultura contemporanea.
La tradizione attoriale spagnola moderna procede lungo un ampio percorso che ha inizio con i testi del teatro popolare, del teatro borghese…: con la commedia scenica in senso generale. I professionisti di questo settore si avvicinano al cinema con tutte le loro conoscenze, soprattutto dopo l’arrivo del sonoro.
Sin dai primi lavori e, ovviamente, per tutta la sua lunga carriera, Fernando Fernán-Gómez, figlio e nipote di attori, è senza alcun dubbio uno dei maggiori interpreti di riferimento nella fase in cui si consolida il cosiddetto “cinema classico spagnolo” e la sua apertura nei confronti della produzione cinematografica lo rende partecipe del cinema popolare, ma anche di diverse generazioni di cinema d’autore.
D’altra parte, il suo impegno nella regia farà di lui un cineasta molto particolare, il cui percorso è stato apprezzato solo molto tempo dopo. I diversi film che riuscì a portare a termine sono oggi dei film cult. Così Fernando Fernán-Gómez è ampiamente conosciuto e apprezzato come attore, mentre è etichettato come regista particolare e quasi maledetto.