Narrare l'orrore
Il terrorismo, come fenomeno che scuote le fondamenta della società, è stato ritratto dalla letteratura, dal cinema e dalle altre arti con un'intensità che va oltre la semplice cronaca. Queste forme d'arte non si limitano a documentare l'orrore, ma lo interpretano, lo umanizzano e lo interrogano. In questa conferenza, esploreremo come la narrativa e l'immagine affrontano l'indicibile. Nella letteratura, i romanzi diventano spazi di memoria, dove il lettore si confronta con dilemmi etici, ferite aperte e silenzi che urlano. Il cinema, da parte sua, ha offerto diverse rappresentazioni, opere che ci obbligano a guardare in faccia la paura, la perdita e la manipolazione ideologica che il terrorismo comporta. Attraverso l'immagine, lo spettatore non solo osserva, ma sente il tremore di ciò che è stato vissuto. Le discipline, pur distinte nel linguaggio, coincidono nel loro potere di narrare l'innominabile. Non giustificano, non semplificano: mostrano. E così facendo, ci invitano a riflettere sulle radici dell'odio, sul valore della resistenza e sulla necessità di ricordare. A questo dialogo parteciperanno due voci fondamentali: Santiago Roncagliolo, noto scrittore la cui opera approfondisce la complessità della violenza politica e della memoria, e Christian Uva, esperto di cinema e del suo rapporto con la storia e il trauma contemporaneo. Una conversazione essenziale per capire come l'arte affronta l'orrore, trasformandosi in una testimonianza vitale e in uno strumento di comprensione sociale.
