El paisaje recobrado. Exiliados españoles en Roma - Homenaje a María Teresa León y Rafael Alberti
L'Instituto Cervantes di Roma, l'Ambasciata di Spagna in Italia e la Real Academia de España a Roma hanno dato vita a questo progetto che ha l'obiettivo di onorare la memoria degli esuli spagnoli che si rifugiarono nella Città Eterna dopo la Guerra Civile e alla cui presentazione parteciperanno Alfonso Dastis, Ambasciatore di Spagna in Italia, Luis García Montero, Direttore dell'Instituto Cervantes e gli artisti Miki Leal e Clara Montoya.
Questi artisti e intellettuali non hanno mai avuto accesso all'Academia de España per cui le istituzioni culturali citate, come tributo postumo, hanno deciso di rendere loro omaggio creando una di Passeggiata d'arte (Il paesaggio recuperato) in cui interventi artistici di borsisti o ex borsisti della RAER saranno collocati lungo la Via Crucis che collega l'Academia con Via Garibaldi.
La prima fase del progetto consisterà nella collocazione in questo spazio di due opere dedicate a Rafael Alberti e María Teresa León, create per l'occasione da Miki Leal e Clara Montoya, che serviranno anche a commemorare il 120° anniversario della nascita del poeta di Cadice.
Schiavo del pavimento di Miki Leal
Questo intervento prende il titolo da alcuni versi del primo libro del periodo romano di Rafael Alberti intitolato Roma, peligro para caminantes. L'interesse per l'attività stessa del camminare e del vagare per la città è il punto di partenza dell'omaggio, sotto forma di mosaico. Le tessere riflettono alcuni aspetti classici della poetica di Alberti e della sua vita in esilio, formando una sorta di ritratto psicologico. Da un lato, la grafica a mezzaluna delle piastrelle simboleggia la vita notturna del creatore nella capitale italiana. Allo stesso modo, in un gioco di forme e composizioni cromatiche, emergono le onde, evocando il Puerto de Santa María, dove l'artista è tornato dopo gli anni trascorsi a Roma e, secondo le sue stesse parole, «dove ha realizzato tutto ciò che aveva scritto nel suo esilio».
Estudio 31. Uno studio per Maria Teresa León di Clara Montoya
Estudio 31 è la proposta di uno studio in esilio sull'angolo della Via Crucis, fuori mano, con vista su Trastevere, la sua casa romana per anni, accanto all'Alberti, prima di tornare in Spagna. Si tratta di uno studio clandestino annesso alla Real Academia de España, lo studio che non ha mai avuto. Gli studi degli scrittori sono, anche in Academia, spogli: un tavolo, una sedia, una luce, corrente elettrica e wifi. L'opera mira a creare un luogo di riposo, studio e scrittura all'aperto (anche se in balia degli elementi) per coloro che non hanno un posto all'Accademia o altrove, o che ce l'hanno e vogliono essere ospiti di María Teresa León. Il brano è specifico per lei ma allo stesso tempo diventa generico per tutti coloro che non c'erano e per tutti coloro che non saranno all'interno del RAER ma che, nonostante ciò, meritano riconoscimento e rispetto.