Delirio y destino, de María Zambrano
Un libro essenziale per avvicinarsi alla vita e all'opera di María Zambrano guidato dal professor Carlo Ferrucci.
In "Delirio e destino" María Zambrano parla dell'esilio storico, delle sue cause e dei suoi effetti; ma, soprattutto, parla della propria esperienza di esiliato, della sua impotenza, della sua solitudine, della sua nostalgia; in breve, del suo abbandono rispetto al paese di origine.
Opera scritta all'Avana nel 1952, ma pubblicata alla fine del 1989, quando l'autore era già tornato in Spagna, "Delirio e destino" rievoca, nella chiave di una confessione illuminante, attraverso riflessioni storiche prime e intensi frammenti alla fine, una breve striscia autobiografica della vita di María Zambrano, che copre dal 1929 alla proclamazione della Seconda Repubblica nel 1931, un breve ma fondamentale lasso di tempo in cui la filosofa traccia le radici sia della sua biografia personale che di un'entità collettiva: quella formata da tutti quei contemporanei che, come lei, hanno vissuto circostanze simili e sono stati condannati, una volta finita la guerra civile spagnola, all'impotenza, alla solitudine, alla nostalgia e all'esilio." (Prologo di Miguel Morey)