Tatuado nos ollos levamos o pouso
La frase «L'uso del plurale commuove» appare scritta su immagini di donne che lavorano in Tatuado nos ollos levamos o pouso. Diana Toucedo gira la sua macchina fotografica verso le conifere delle coste della sua nativa Galizia. Con un formato totalmente libero che gioca con le texture analogiche e digitali, l'animazione e la poesia, Diana Toucedo rivendica questo mestiere comunitario e matriarcale in cui il sapere si tramanda di generazione in generazione.
Sinossi: Le raccoglitrici di molluschi di un piccolo villaggio nel sud della Galizia si affannano ogni giorno di marea per seminare, scavare e curare la soglia tra l'acqua del mare e la sabbia. Quello spazio in cui coltivare un frutto prezioso, è anche uno spazio relazionale che le unisce collettivamente, aprendo loro la possibilità dei sostegni emotivi, morali, femminili, affettivi e di coscienza lavoratrice. Una nuova coscienza collettiva che emerge in loro, intuendo così che non solo svolgono un lavoro artigianale, ma sono una rete di affetti che trasforma il mondo che abitano. [Fonte: database ICAA].