Attività culturali

Ritorno al punto di partenza

Ritorno al punto di partenza Alfredo Ovilo Tapias.

Due donne che tornano a casa, al paese, dopo anni passati fuori. E quello che trovano non sono solo ricordi, ma radici, qualcosa che non sono riuscite a lasciarsi alle spalle e che all'improvviso ricompare come uno specchio e non come un peso di cui liberarsi. Due film simili, in cui si parla di come la cultura acquisita, i libri, l'arte, abbiano bisogno di avere una terra in cui crescere e nutrirsi, perché una cultura senza radici è come una foglia volante.

Con il vento mostra come la creazione,l’ artificio, nascono in fondo da una serie di abitudini inconsce, di pallidi riflessi, che si formano nella pancia della madre. Per questo la patria perduta si chiama madre patria. Questo film è un altro ritorno, ma non è un viaggio nel passato, ma un porsi davanti allo specchio per chiedersi da dove viene tutto e perché tutto acquista pieno significato quando si pone dinanzi a qualcosa di noto ma che deve essere appreso di nuovo.

I paradisi perduti ci parla di un paese che non sarà mai più lo stesso perché è stato devastato e le rovine non danno indicazioni su come ricostruirlo. Quel paese è la Spagna repubblicana, creata sun un desiderio di cultura. Pertanto, il compito della donna che ritorna è quello di ricomporre le tracce di quel passato partendo da conversazioni incompiute, testi frammentari e libri non letti. E quel lavoro diventa una metafora di ciò che dovette fare la democrazia una volta tornata in Spagna: un compito di ricostruzione di valori dimenticati.

 

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