La committenza artistica degli Arcivescovi spagnoli per la diocesi di Palermo
Gli arcivescovi di Palermo nel corso dei secoli hanno costantemente espresso un’aulica committenza di arte sacra, molto spesso particolarmente onerosa e prestigiosa per i materiali, i modelli e gli artefici scelti. Si tratta di suppellettili metalliche, manoscritti o libri a stampa su pergamena e carta, parati realizzati in tessuto operato o ricamato, plasticazioni in stucco e arredi sacri in pietre dure, dipinti, insegne vescovili in uso nella cappella privata o nella cattedrale. L'intervento si concentrerà solo sui presuli di origine spagnola, una ventina in tutto, nominati nei secoli in cui la Sicilia gravitava nella sfera di influenza spagnola (1282-1713). Giovanni Travagliato (1971), archivista e storico dell’arte, è professore associato di Storia dell’arte medievale (L-Art/01) presso l’Università degli Studi di Palermo, dove tiene gli insegnamenti di Storia dell’arte medievale e di Storia della Miniatura; inoltre, dal 2004 al 2020, è stato vicedirettore dell’Archivio Storico Diocesano di Palermo. Si occupa principalmente di fonti e strumenti per la Storia dell’Arte; tra i suoi ambiti di ricerca: miniatura, maculaturae; arte “arabo-normanna”; ori, argenti, avori e smalti; pittura e scultura tardo-gotica; committenza e collezionismo ecclesiastico, nobiliare e confraternale; araldica. Ha al suo attivo la cura di convegni internazionali con relativi atti ed è autore dal 1991 di numerose pubblicazioni scientifiche, tra monografie, saggi e articoli, relazioni in convegni, cataloghi per mostre nazionali e internazionali, voci di enciclopedie e dizionari.