Sin Dios ni Santa María
La banda negra
Sin Dios ni Santa María parte dalla rilettura storica della figura della strega, un'indagine che ha condotto i suoi registi a testi, tra gli altri, come Calibano e la strega, di Silvia Federici. Si tratta di un'analisi che porta alla luce le dinamiche di espropriazione sociale rivolte per secoli al corpo, al sapere e alla riproduzione delle donne.
Sinossi: In tempi in cui non esistevano gli aerei, le persone si spostavano da una terra all'altra con le preghiere e tornavano presto, prima dell'alba. In una vecchia registrazione audio, le voci dei pastori parlano di un'esistenza mitica, di streghe e di viaggi. Nella vita quotidiana di una donna, la magia delle sue storie si materializza mentre aspetta che arrivi la notte. La notte è il momento in cui i viaggi sono possibili.