Attività culturali

Si me borrara el viento lo que yo canto. Storia dei canti di protesta in Spagna

Si me borrara el viento lo que yo canto. Storia dei canti di protesta in Spagna Chicho Sánchez Ferlioso

In occasione della chiusura del CELEI (Congresso dello Spagnolo come Lingua Straniera), la Segreteria di Stato per la Memoria Democratica offre un recital sulla storia dei canti di protesta in Spagna.

Fin dall'antichità, gli oppressi cantavano per trovare coraggio nei momenti di difficoltà o per provocare chi deteneva il potere per ribellarsi.
In Spagna, esiste una lunga tradizione di canti di protesta, che risale all'Himno de Riego e al Trágala del XIX secolo. Tuttavia, fu durante la dittatura franchista e nei primi anni della Transizione che questo genere fiorì, lasciandoci meraviglie musicali senza tempo come Gallo Rojo, Gallo Negro, Al Alba e Mi querida España

Si me borrara el viento lo que yo canto (Se il vento cancellasse, quello che canto) è uno spettacolo che rende omaggio ad alcune delle canzoni spagnole più memorabili del genere dei canti di protesta, commentate da Máximo Pradera (chitarra) ed eseguite da Laura Sabatel (soprano) e Antonio López Serrano (pianoforte).

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