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La traduzione è un altro originale: dialogo con lo scrittore Andrés Neuman

La traduzione è un altro originale: dialogo con lo scrittore Andrés Neuman © Rodrigo Valero

Andrés Neuman, scrittore argentino naturalizzato spagnolo, inaugura la XIV edizione del corso di traduzione letteraria per l'editoria. L'incontro sarà un dialogo con gli ispanisti Marco Ottaiano e Augusto Guarino sull'esperienza personale del tradurre e dell'essere tradotto, sottolineando l'importanza del rapporto tra autori e traduttori.

Come scrive nel suo libro Barbarismos, Andrés Neuman definisce la traduzione: l'unico modo umano di leggere e scrivere allo stesso tempo. || 2. Testo originale ispirato ad un altro. || 3. Narrativa basata su eventi linguistici reali. || 4. L'amore ripagato parola per parola. || 5. ~ letterale: ferita letteraria con arma filologica. || 6. ~ simultanea: incomprensione in stereo.

Andrés Neuman (1977) è nato e ha trascorso la sua infanzia a Buenos Aires. Figlio di musicisti argentini, è cresciuto a Granada, dove ha insegnato letteratura latinoamericana all'università. All'età di 22 anni, è stato finalista del Premio Herralde con il suo primo romanzo, Bariloche. Seguono La vida en las ventanas, Una vez Argentina, El viajero del siglo (Premio Alfaguara e Premio de la Crítica), Hablar solos, Fractura, Umbilical e Pequeño hablante. Con una votazione indetta dall'Hay Festival, è stato inserito nella lista Bogotá-39 tra i più importanti nuovi autori dell'America Latina, ed è stato selezionato dalla rivista britannica Granta tra i 22 migliori giovani narratori in spagnolo. I suoi libri sono tradotti in 25 lingue. Tra gli altri riconoscimenti spiccano i premi Federico García Lorca, Antonio Carvajal e Hiperión di Poesia. 
Gran parte della sua opera può essere letta in italiano, solitamente pubblicata da Einaudi e Sur Edizioni.


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