Fortuny e la luce. Il soggiorno a Portici
Mariano Fortuny y Marsall (1838-1874) è stato considerato il pittore spagnolo più famoso del XIX secolo dopo Goya. Nella sua breve vita, ha avuto un enorme successo commerciale internazionale, elogiato dai più importanti critici dell'epoca.
Il suo più grande successo è dovuto fondamentalmente alla piccola pittura di corrente preziosista, basata su una tecnica minuziosa e virtuosa, su una preferenza per il piccolo formato -taubletins- e su una tematica ispirata al XVIII secolo, che i suoi seguaci porteranno a degli estremi davvero ripetitivi.
Tuttavia, il pittore catalano è stato anche un artista versatile, che ha praticato altre tecniche come l'acquerello e l'incisione, la pittura di paesaggi, quella orientalista e quella di genere, dove si è dimostrato molto più innovativo. Le sue ultime opere, realizzate durante il soggiorno estivo a Portici nel 1874, sono proprio le più libere e moderne, interessate alla cattura del plein air e alla pittura al naturale, con composizioni meno rigide, più libere e soggettive, lontane dagli interessi commerciali che lo perseguitavano.
A Portici iniziò la sua eccellenza marina - Villegiature-, il suo ultimo grande quadro destinato alla vendita- oggi scomparso - e che lasciò incompiuto. Qui dipinge anche, tra le altre cose, il meraviglioso ritratto La señora Agrassot; Las labanderas del Tiber, Paisaje de Portici o Los hijos del pintor en un salón japonés, in cui si mostra l'influenza dell'esotica arte orientale e il Carnicero árabe che, a parole sue non è da vendere, perché nessuno lo comprerebbe, solo io mi pagherò il lusso di averlo per me: questo è la vera pittura.
