Attività culturali

Il surrealismo di Vicente Aleixandre

Il surrealismo di Vicente Aleixandre Fundación Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes

Vicente Aleixandre e Rafael Alberti sono gli unici due poeti spagnoli riconosciuti anche in Francia come surrealisti. Ma l'esperienza surrealista della Generazione del 27 è molto interessante, perché è surrealismo puro ma lontano dai dettami di Breton.

Vicente Aleixandre y Merlo. (Siviglia, 1898-Madrid, 1984). La sua infanzia trascorre tra Malaga e Madrid. Studia Diritto e commercio, e per alcuni anni è professore presso la Scuola di Commercio di Madrid specializzandosi in Diritto mercantile. L’amicizia con Damaso Alonso e le inquietudini letterarie lo inducono a leggere e studiare i grandi poeti della letteratura universale, come Bécquer e Rubén Darío. È affetto da una grave malattia e durante la convalescenza si dedica a scrivere poesie che sono pubblicate nelle riviste culturali più importanti dell’epoca, ottenendo un grande successo. Inizia così l’amicizia con altri componenti della Generazione del ’27, come Federico García Lorca e Luis Cernuda. Nel 1934 riceve il Premio Nazionale di Letteratura. Dopo la Guerra Civile rimane in Spagna e la sua opera assume una piega molto personale. Nel 1949 è nominato Accademico della Lingua e da allora diventa maestro e protettore dei giovani poeti spagnoli, che si recano nella sua casa di Madrid, dove spesso organizza incontri letterari. La sua opera si caratterizza per l’uso della metafora e lo si riconosce come il principale poeta surrealista spagnolo. Nel 1977 riceve il Premio Nobel, con il quale si riconosce a livello universale la sua opera e, in una certa misura, quella di tutta la Generazione del ’27. Questo stesso anno è insignito della Gran Croce dell’ordine di Carlo III.

Tutti gli amanti dell'opera di Vicente Aleixandre sono invitati a leggere - in italiano o in spagnolo -  un frammento della sua opera, in uno spazio virtuale che popoleremo grazie alla videoconferenza. Inaugurerà la lettura l'ispanista Paola Laura Gorla. Se vuoi partecipare all'incontro, che si terrà in videoconferenza, scrivici entro il 23 marzo all'indirizzo di posta indicato ed inviaci il testo che vuoi leggere (non più di un minuto a disposizione). Scrivici anche se preferisci semplicemente ascoltare.

Paola Laura Gorla, ispanista presso l’Università degli Studi L’Orientale di Napoli. Studiosa, tra le altre cose, di Cervantes, ha tradotto nel 2002 le Novelle esemplari cervantine per Einaudi e ha pubblicato nel 2014 un volume di approccio semiotico al Don Chisciotte per Quodlibet dal titolo Sei diversioni nel Chisciotte.




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