La cultura delle idee è il luogo dove il pensiero si apre, si interroga e resiste; il potere delle idee, invece, può diventare strumento di manipolazione e silenzio. Scrittrici e scrittori di riferimento, rifletteremo su come la letteratura possa essere atto di memoria, di denuncia e di libertà. E anche una compagna imprescindibile per condividere idee di cambiamento e comprendere al meglio le mutevoli forme del potere.
Jorge Volpi (Messico) con la sua narrativa che intreccia scienza, storia e politica, ha sfidato le convenzioni del realismo magico per costruire una letteratura critica, globale e profondamente riflessiva. La sua opera mette in discussione i racconti dominanti e propone uno sguardo lucido sui meccanismi del potere.
Rosa Ribas (Spagna), attraverso il romanzo noir, esplora le fratture dell'identità e della memoria in contesti urbani e storici. Con personaggi complessi e una prosa che combina intrigo, umorismo e critica sociale, la sua letteratura rivela ciò che spesso si nasconde sotto la superficie della quotidianità.
Dante Liano (Italia/Guatemala) ha fatto della parola uno strumento etico. La sua narrativa, ancorata alla realtà centroamericana, affronta la violenza, l'ingiustizia e l'identità da una prospettiva umanistica, rompendo con i canoni tradizionali per dare voce a chi è stato messo a tacere.
Natalia García Freire (Ecuador), con una prosa sensoriale e simbolica, ci immerge nell'intimo, nel gotico e nel mitico. La sua letteratura, inquietante e lirica, affronta temi come la perdita, la follia e la natura, destabilizzando i confini tra il reale e l'immaginario.
Modera: Claudia Neiera (Brasile/Nicaragura). Direttrice del Festival Centroamérica Cuenta dal 2015. Combina il suo lavoro di gestione culturale con la sua esperienza nella comunicazione strategica e nelle pubbliche relazioni. È stata mentore in Voces Vitales e ha fatto parte di diverse iniziative culturali, imprenditoriali e di leadership in America Centrale.
Insieme, queste voci ci invitano a pensare alla letteratura non come a un rifugio, ma come a un modo attivo di stare al mondo. Uno spazio dove le idee non solo vengono pensate, ma anche vissute, discusse e trasformate.
Un’occasione per spartire riflessioni, esperienze e visioni, tra autrici e autori che credono nella forza del racconto