Attività culturali

Zia Tula: una donna libera o sottomessa nella Spagna del nazionalcattolicesimo?

Zia Tula: una donna libera o sottomessa nella Spagna del nazionalcattolicesimo? Nilolana

In un anno in cui registe come Pilar Palomero, Alauda Ruiz de Azúa o Carla Simón con i rispettivi film La maternal, Cinco lobitos, Alcarrás, sono presenti in tutti i festival e liste di premi, parlare dell’empowerment femminile nella società spagnola non sarebbe particolarmente difficile. Ma la proposta di questa presentazione è quella di retrocedere agli anni 60, a una Spagna sottomessa politicamente, socialmente e religiosamente, per incontrare la protagonista di una dei film chiave della storia del cinema spagnolo, e domandarci se Tula è davvero una vittima della repressione cattolica. 


José Antonio García Chamizo (Barcelona, 1965). Laureato in Filologia Spagnola e Master ELE presso la UB, ha una lunga traiettoria come docente collaboratore dell’Instituto Cervantes (Bruxelles e Roma), docente della Commisione Europea e del College o Europe di Bruges. Ha anche diretto e condotto programmi di radio, tra cui La vida es cine, dedicato all’attualità cinematografica generale e a quella spagnola in particolare.

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