La prima luce di Neruda
Spettacolo intenso e poetico che racconta due stagioni fondamentali della vita di Pablo Neruda: quella dell’amore e della speranza, e quella dell’oscurità, della violenza e della morte.
La vicenda si apre a Napoli nel 1952, quando al poeta viene notificato un decreto di espulsione dall’Italia. Alla stazione, una folla di intellettuali e amici – tra cui Moravia, Morante, Guttuso e Levi – si oppone alla polizia per difendere la sua libertà. Tra loro c’è Matilde, la donna che attende la liberazione dell’uomo che ama.
La narrazione si muove tra il presente e il passato, tra Capri, dove Pablo e Matilde vivono la loro passione segreta, e il Cile del golpe di Pinochet, quando altri militari bussano con minaccia alla loro porta.
Scritto da Ruggero Cappuccio e diretto dal regista argentino César Brie, lo spettacolo segna la prima collaborazione sul palco con Elio De Capitani e Cristina Crippa, affiancati da Silvia Ferretti e Umberto Terruso, che interpretano i due amanti e i numerosi personaggi che incrociano la loro vicenda.
Poesia, sensualità e impegno politico si fondono in una messa in scena vibrante, in cui i corpi raccontano il desiderio attraverso gesti, danze e il canto dal vivo di Francesca Breschi.