Attività culturali

La cena segreta

La cena segreta Javier Sierra

La biblioteca Jorge Guillén dell’Instituto Cervantes, realizza da gennaio 2009 gruppi di lettura. L’obiettivo principale di queste riunioni è di permettere l’incontro tra persone interessate alla letteratura spagnola e ispanoamericana e che desiderano leggere e parlare in castigliano. I partecipanti a questi club leggono l’opera (romanzo o poesia) scelta e si riuniscono periodicamente per analizzarla e commentarla. La selezione della lettura si fa tenendo conto di fattori come l’interesse dei lettori o le visite degli autori al nostro centro. 


 In quest’occasione, che chiude il ciclo di incontri dell’anno 2018, Graziella Boffini farà da moderatrice durante l’incontro su La cena segreta, di Javier Sierra. Sarà l’ultimo degli incontri dedicati alla città di Milano, tema scelto dalla biblioteca per quest’anno. 

 La cena segreta. Fra’ Agostino Leyre, inquisitore domenicano esperto nell’interpretazione di messaggi cifrati, viene mandato in tutta fretta a Milano per supervisionare i tocchi finali che il maestro Leonardo Da Vinci sta dando alla sua Ultima Cena. Ciò a causa di una serie di lettere anonime ricevute alla corte papale di Alessandro VI, nelle quali si denuncia che Da Vinci non solo ha dipinto i Dodici senza la loro aureola, come da precetto, ma anche che l’artista stesso si sia autoritratto nella scena sacra, dando le spalle a Gesù Cristo. Il mittente, conosciuto come “L’Uccello del Malaugurio” presso la Santa Sede, sa alla perfezione quello che sta succedendo nel convento di Santa Maria Delle Grazie e, disperato per la passività di Roma, decide di farsi giustizia da solo ed eliminare i complici eretici che sostengono il lavoro di Leonardo. 

Javier Sierra (Teruel, 1971) è autore di dieci opere, sei delle quali romanzi di grande successo internazionale. I suoi titoli La cena
segreta, La signora in blu, L’angelo perduto, El maestro del Prado o La pirámide inmortal sono stati pubblicati in più di quaranta paesi. La chiave del suo successo passa per l’indagine profonda dei misteri che affronta e l’uso di una giusta dose di buon senso, immaginazione e “visione trascendente” . “Quella che ci trasformó in uomini nella notte dei tempi e ci guidó alla creazione dell’arte”, assicura.

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