Grandi racconti e racconti falsi: la narrativa di finzione nella società contemporanea
Nella società contemporanea, la “narrativa”, termine generalmente usato in letteratura, è diventato d’uso comune, soprattutto in politica, per descrivere il modo con cui una persona o un’organizzazione configura la propria immagine pubblica attraverso racconti autoelaborati e coscienti, con il fine di creare un profilo positivo e verosimile alla propria attività. Generalmente, attraverso televisione e social media. Dall’altro lato, persone e organizzazioni sono solite creare racconti negativi dei propri oppositori. Da genere letterario a forma di comunicazione, la narrativa rappresenta una delle principali armi comunicative nell’epoca in cui viviamo.
Come interviene uno scrittore, esperto in racconti, all’interno di questo contesto? Non esistono più luoghi per i grandi racconti di narrativa di finzione, in cui vige il patto della “non-incredulitá” con il lettore? Oppure, al contrario, vengono utilizzati come espressione massima e raffinata di una tendenza sociale?
Modera: Dante Liano