Si parla di "terza Spagna" a partire dagli anni Trenta. Poi, con la guerra civile e il regime di Franco, è stata quasi persa di vista e persino di memoria. Il termine è riemerso timidamente durante l'esilio repubblicano e, sorprendentemente, non durante la transizione alla democrazia, ma a partire dagli anni Ottanta. Da allora, il concetto è stato discusso di tanto in tanto senza che se ne definisse la consistenza e il perimetro. La gamma di posizioni è molto ampia: c'è chi ne nega l'esistenza o la circoscrive a un piccolo gruppo di intellettuali favorevoli alla mediazione durante la Guerra Civile, chi la identifica con la maggioranza degli spagnoli durante quel conflitto e chi la vede rappresentata nella Spagna post-franchista. Senza condividere lo schema obsoleto delle "due Spagne", questo incontro ripercorre e ricostruisce per la prima volta il dibattito culturale, politico e ideologico intorno alla "terza Spagna": i suoi usi politici, le polemiche e le ragioni del suo oblio in momenti specifici della storia spagnola più recente. Il libro non si limita a discutere i contorni delle diverse "terze Spagne" nel dibattito pubblico, giornalistico e accademico, ma offre anche una prospettiva diversa attraverso la quale leggere l'attuale dibattito su alcuni dei temi più controversi e "caldi" della storia spagnola contemporanea.
Alfonso Botti è professore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Direttore della rivista Spagna contemporanea, è membro dei comitati editoriali e scientifici di diverse riviste storiografiche e di numerosi gruppi di ricerca spagnoli. Studioso dei processi culturali e politici europei del XIX e XX secolo, è specialista del rapporto tra cattolicesimo, nazionalismo e antisemitismo. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Con la Tercera España: Luigi Sturzo, la Iglesia y la Guerra Civil Española (Madrid, Alianza, 2020) e Historias de las «terceras Españas» (1933-2022) (Valencia, PUV, 2023).